Bioetica & Società n. 1 – 2006

2006 n. 1 gennaio-aprile (Anno IV)

Editoriale (p. 5)

INTERVENTI

Patrizia Funghi – Pasquale Giuseppe Macrì, Consenso e volontarietà delle terapie (p. 9)

Marina Casini, La vicenda «Welby-Riccio» e l’ordinanza del 28 maggio 2007 (p. 23)

Viviana Daloiso, Clonazione e Costitutzione italiana (p. 38)

Natasha Cola, Bioetica, zooantropologia ed etica animale (p. 48)

Federica Pennino, (Essere) individui capaci per (diventare) persone libere – Riflessioni a margine del pensiero di Martha Nussbaum (p. 56)

CONVEGNI, RECENSIONI E CONTRIBUTI

Silvia Bosio, Il concepito nel diritto romano (p. 67)

Mario Fameli, L’archivio elettronico del CNR in materia di diritto alla vita nascente come strumetno d’informazione e formazione (p. 76)

Gloria Bardi, Tempo, corpo, contesto (p. 91)


Editoriale

Con il pensiero rivolto al prossimo Convegno Nazionale di Bioetica per la Scuola (Pontedera – Pisa, marzo 2006) e a distanza di soli pochi mesi dall’esito del referendum sulla legge relativa alla procreazione medicalmente assistita, ritorniamo a riflettere sull’importanza che la bioetica va rivestendo nella società.
Certamente gran parte dell’opinione pubblica e del mondo della cultura sembra evidenziare ancora una certa indifferenza di fronte ai problemi etici ed in particolare bioetici. Riteniamo tuttavia che non manchino segnali positivi ed incoraggianti in vista di un maggior coinvolgimento sulle tematiche etiche e bioetiche. Se, per esempio, pensiamo allo stesso referendum sulla L. 40, al di là delle motivazioni che hanno portato ad una scarsa partecipazione al voto, ci sembra di poter affermare che le problematiche etiche in gioco abbiano provocato un interesse ed un coinvolgimento dei grandi mezzi di comunicazione per cui tematiche e domande che erano state per lungo tempo appannaggio di una ristretta cerchia di addetti ai lavori sono riemerse fino a diventare occasione di dibattito e di confronto per una larga parte della cittadinanza.
Accanto a questioni specifiche connesse con gli argomenti direttamente sollevati dai quesiti referendari è emerso così il grande tema collegato al potere che la scienza e la tecnica vanno sempre più acquisendo nel nostro tempo e, di conseguenza, alle possibilità ma anche ai timori sollevati da questo potere. Sono di seguito anche tornate ad affacciarsi, nel dibattito culturale più recente, tematiche come quelle relative al concetto di persona o quelle riguardanti le finalità della natura; senza dimenticare l’enorme interesse che hanno rivestito e stanno sempre più rivestendo le problematiche sottese al concetto di laicità, a quello dei valori comuni, a quello del pluralismo e del relativismo nonché al rapporto tra ragione e fede e, per ultimo, in ordine di comparsa, il tema del rapporto tra un’etica “Etsi Deus non daretur” ed una “Etsi Deus daretur”.
Ci piace, anche per questo, aprire l’attuale numero della rivista con il contributo che la Senatrice Vittoria Franco ci ha inviato proprio su queste ultime aspetti nella speranza che altri intervengano per allargare il confronto in vista di contributi finalizzati a fare un po’ di chiarezza intorno a questioni che riteniamo veramente decisive per la stessa convivenza ed esistenza delle nostre società. Che necessitano sicuramente di un contesto ampio e di una visione non localistica e interculturale in grado di coinvolgere anche il diritto internazionale. Gli altri articoli di questo numero si muovono un po’ tutti tenendo conto di quest’ottica. Procedono ugualmente in questa direzione gli stessi contatti che il nostro Centro sta attualmente prendendo con il Comitato Etico Francese in vista di una partecipazione alla giornata di etica che si terrà a Parigi il 30 novembre prossimo e di una proficua collaborazione con lo stesso la quale prevede, fra le altre cose, la presenza di una rappresentanza francese al Convegno che si svolgerà il prossimo mese di marzo a Pontedera. Lavori questi, come si può facilmente intuire, che richiedono un impegno non indifferente ma che il Centro di Bioetica, del quale la rivista è espressione, intende portare avanti fiducioso nella fattiva collaborazione di tutte le parti coinvolte in questo progetto.